giovedì 7 maggio 2009


“Cambiare rotta. La rinascita dell’identità di Firenze davanti alle sfide urbanistiche”
8 maggio 2009; ore 15,30, Hotel Rivoli, via della Scala n.33
Convegno organizzato dal Circolo dei Liberi
Il Circolo dei Liberi – federato con la Fondazione Magna Carta – ha organizzato per venerdì 8 maggio il convegno “Cambiare rotta. La rinascita dell’identità di Firenze davanti alle sfide urbanistiche”.
Il titolo è emblematico. In poche parole vogliamo cogliere un punto centrale sullo stato attuale della politica, e in modo particolare di quella urbanistica, della città. L’assoluta inefficienza degli interventi degli ultimi 20 anni indirizzati alla ricerca di una modernismo senza idee che non ha mai rispettato la storia dell’identità fiorentina e che non riesce nemmeno a mantener fede ai propri impegni, seppur discutibili. Tra il 1949 e il 1965, infatti, vi sono stati ben tre piani (Michelacci, Detti, Bardazzi e altri) completamente disattesi mentre si è andati verso un’attivismo dettato dalla necessità di “fare comunque qualcosa”, cercando di riempire l’area di Castello. Ora si aggiunge anche la beffa del rinvio del Piano strutturale, iter cominciato ben 9 anni fa!
Nel contempo, il centro di Firenze, con una politica cieca e suicida, veniva svuotato delle sue due funzioni principali, quella abitativa e quella legata alle attività lavorative. Ecco allora lo spostamento di uffici, sedi amministrative, del tribunale ecc. verso la periferia e l’abbandono di edifici centrali oggetto di attività speculative o sotto utilizzati.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Una attività edilizia scriteriata inefficiente e senza nessun rispetto per il “bello”. Ecco la costruzione della “Pensilina” di Piazza Stazione, diventata vecchia dopo appena pochi anni, lo “sgabello” agli Uffizi di Isozaki, il nuovo obbrobrio dell’allestimento di piazza Santa Maria Novella, il guazzabuglio del Palazzo di Giustizia, lo “sbaglio” del parcheggio alla Fortezza, l’intasamento dell’ area Fiat Fondiaria e i progetti futuri verso Castello. Comune, Regione, Soprintendenza, tutte gli enti deputati alla gestione del territorio sembrano ormai aver abdicato alla funzione di governo delle trasformazioni necessarie nel rispetto dell’identità di Firenze. Sviluppo urbano in periferia senza peraltro riqualificarla, anzi intasandola di traffico e rendendola più invivibile di prima, con l’effetto perverso di aver fatto anche lievitare i prezzi delle abitazioni.
Il fatto più significativo dell’inadeguatezza del ceto politico-amministrativo attuale è data dall’aver adottato soluzioni che generano più problemi di quanti ne risolvano, in una parola, dannose. Il caso “tramvia” è emblematico. Invece di affrontare il nodo centrale della mobilità lungo l’asse da Nord a Sud, dal Valdarno verso Prato e Pistoia, si è scelta come prima tratta una connessione secondaria e per di più adottando mezzi non idonei alla città. Una casta burocratica, senza nessun rispetto del “principio di realtà”, ha sostituito al buon senso i cascami di una ideologia del moderno e, se l’iniziativa della magistratura fiorentina troverà conferma, senza offrire nemmeno un’idea di sviluppo rispettosa della legge.
A discutere di tutto questo, il Circolo dei Liberi ha invitato personalità fiorentine che si confronteranno con punti di vista esterni. Sono quindi stati invitati: Giuseppe Romano, caporedattore di Il Domenicale e docente nella facoltà di Comunicazione dell'Università
Cattolica del Sacro Cuore, Milano; Pietro Pagliardini, architetto e curatore del blog “De Architectura”; Gabriele Morolli, docente di Storia dell’Architettura e Gianni Cavallina di Progettazione dell’Architettura entrambi alla facoltà di Architettura di Firenze; Carlo Mocenni, architetto; Delfo Del Bino architetto e saggista; Franco Camarlinghi, commentatore politico sul Corriere Fiorentino; Edoardo Tabasso e Elisa Sassoli, docenti in Media e Giornalismo a Scienze Politiche (Università di Firenze); Peter Glidewell, storico dell’arte e assessore alla Cultura nel Comune di Salemi nella giunta Sgarbi. Leonardo Tirabassi, presidente del Circolo, introdurrà il dibattito mentre Stefano Borselli modererà la discussione.

Nessun commento:

Posta un commento