Valentino Baldacci commenta la risposta di Carabba al mio articolo sulle pagine fiorentine del Corriere della Sera
"Può non piacere "l'ossessivo furore anticomunista proposto dal Presidente Berlusconi" e la "rilettura della storia" proposta dagli "arditi membri del Circolo dei liberi", come risponde Claudio Carabba a Leonardo Tirabassi a proposto del film "Katyn". Tuttavia è un fatto che, a fronte di centinaia di film in cui nazisti e fascisti sono stati, giustamente, presentati secondo il canone del "bene contro il male", utilizzando tutte le chiavi possibili (drammatica, avventurosa, ironica, parodistica ecc.), i film che hanno avuto come scenario le vicende dei regimi comunisti sono stati davvero pochissimi.
Non si tratta di"rilettura della storia": le vicende che fanno da sfondo a "Le vite degli altri" o di "Katyn" sono acquisite alla storiografia, di qualunque tendenza. Si tratta piuttosto di un doppio registro, secondo il quale da un lato c'è, appunto, la ricerca storica, alla quale è difficile fare obiezioni; dall'altra c'è la costruzione del senso comune (per riprendere un'espressione di Gramsci), che avviene attraverso la divulgazione, soprattutto attraverso i film e la televisione. Il senso comune antifascista è acquisito; quello antitotalitario, nel senso di Hannah Arendt, e quindi anche anticomunista no."
Valentino Baldacci
Università di Firenze
I palestinesi devono cambiare strada
1 anno fa
Nessun commento:
Posta un commento