sabato 26 giugno 2010

Brezinski è sempre Brezinski. Si può esseree in disaccordo ma è innegabile l’artiglio dell’aquila

Globalizzazione ineluttabile, forma imperiale (USA) dell’internalizzazione, crisi dello stato nazione, limiti della sovranità novecentesca, crisi economica, debito pubblico e stato sociale, crisi delle classi medie ecc. a partire http://www.cceia.org/resources/transcripts/4424.html dal libro di Brezinskj “The choice”. E questo dopo lunghe ricerche è il testo
http://www.chathamhouse.org.uk/files/13106_85_1brzezinski.pdf
del discorso alla Chatman House.
Poi trovate tutto su face book sulle mie pagine.
In italiano il libro è uscito da Salerno con il titolo “L’ultima chance”. Ecco una scheda:
L'opera. Analisi spassionata e approfondita dei risultati prodotti dai tre presidenti che, per la prima volta nella storia, hanno svolto consecutivamente il ruolo di leaders globali, e del modo in cui lo stile personale di ciascuna leadership ha influenzato tali risultati. Tra i più autorevoli commentatori americani di politica estera, Brzezinski sostiene che gli Stati Uniti hanno male impiegato gran parte del loro potere e prestigio. Nessuno dei tre presidenti sfugge alla critica, malgrado l’autore ascriva a ciascuno un diverso grado di responsabilità. Obiettivo ma sferzante, questo libro costituisce un riferimento costruttivo per il ruolo mondiale dell’America nel prossimo futuro.

L'autore. Zbigniew Brzezinski, ex consigliere per la Sicurezza Nazionale, è attualmente consulente presso il Centre for Strategic and International Studies ed è professore di Politica Estera Americana alla School of Advanced International Studies della John Hopkins

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